venerdì 29 Marzo 2024
PROSSIME CELEBRAZIONI
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ore 15:00 a Cirimido
ore 15:00 a Lurago

Riflessione

“Sono alla tua porta e busso”

Suor Sonia, cappuccina impegnata nelle missioni popolari, ci parla della sua vita e del suo impegno nelle diverse comunità che vivono la missione popolare

Sono suor Sonia, sono nata circa 44 anni fa, il 2 ottobre, festa degli Angeli Custodi. Il giorno prima si festeggia S. Teresa di Gesù Bambino, patrona delle Missioni, due giorni dopo nientemeno che … S. Francesco. Quindi, si potrebbe dire … partecipo alle Missioni France-scane di Evangelizzazione ( c’è “angelo” nascosto dentro questa parola, avete vi­sto?), per diritto di nascita e privilegio di vocazione … Insomma … non potrei farne a meno! Ce fho scritto nel DNA si direbbe oggi, anzi: nel DMA! E’ il dono splendido della fede che mi spin­ge: DMA, Dio Mi Ama! E sono conten­ta di raccontarlo a qualcun altro: chiunque sia e abbia voglia di ascoltare. Perché, in fondo, condividiamo tutti questoDMA!
Porte. Forse a qualcuno verrà in mente il cartone animato della Pixar, Monster and Co., e quelle centinaia di porte, che scorrevano su di un filo, fino al momento in cui servivano agli spaventatori di Mostropoli, per pe­netrare nel mondo degli umani e terrorizzare i bimbi! Anche i missionari hanno a che fare con centinaia di porte: porte chiuse, porte aperte, porte accostate, doppie porte, porte spalancate, porte sbattute, porte blindate … E anche i missionari, a volte, si sentono guardati come gli spaventatori di Mostropoli: “Ma lei è un frate, una suora vera? Perché sa, con tutto quello che si sente in giro …”
Una porta che si apre: l’esperienza più semplice e più bella della missione. A volte il citofono si zittisce, nessuno dice più nulla, c’è un attimo di su­spense … ma poi, ecco, la porta si apre. Ed è segno che ci sarà un incontro, iso a viso. E qualcuno riconoscerà che non c’era affatto uno spaventato­ re, dietro la porta, bensi un amico, un compagno di viaggio, portatore di una lieta notizia, che farà sorridere, che offrirà un pd di gioia. Come nel cartone animato: una gioia che diventa energia vitale, l’energia veramente necessaria per questo mondo esaurito e scarico, l’energia che inizia a dif­fondersi da due semplici parole: Pace e bene!