L’informatore, estate 2016

Il filo rosso di questo numero de L’Informatore è la festa.
Tutti sappiamo che cosa sia una festa, è uno degli eventi che abbiamo imparato ad attendere e desiderare ardentemente sin da piccoli: la festa di compleanno, la festa di Natale, la festa del matrimonio, di Prima Comunione, la festa del patrono… Ma, noi che abbiamo la vocazione del sub e ci annoiamo a restare in superficie, vogliamo andare a fondo a riscoprire la profondità del senso della festa cristianamente intesa. È la comunità l’elemento caratterizzante ed indispensabile: non si fa festa da soli; infatti, è tanto più riuscita quanto più sono le persone che vi partecipano. È un vissuto collettivo, un qualcosa che si sente, che unisce. È una celebrazione solidale avente lo scopo di integrare la collettività. Non c’è quindi da stupirsi che Gesù, il Verbo incarnato, per descrive il Regno di Dio ricorre all’idea di festa, di banchetto e vorrà pur dire qualcosa che il suo primo miracolo l’ha compiuto proprio durante una festa di nozze? La comunione con Dio e con i fratelli non può essere che un evento festoso. La comunione è bella, è gioia è un dono di Dio e i cristiani se si proclamano tali non possono non desiderarla. Non operare per instaurarla: rinchiudendosi in particolarismi ed atteggiamenti autoreferenziali, allontana da Dio. La parola festa rimanda subito ad altre come: gioia, letizia, felicità. Non è un caso che papa Francesco abbia intitolato così: “Evangelii Gaudium” e “Amoris laetitia”, due delle sue esortazioni apostoliche. Questo numero dedica qualche pagina ad alcune delle attualissime tematiche trattate in questi illuminanti documenti.
Buona lettura!