Si apre con il rito della benedizione e il rito della luce del fuoco la Madre di tutte le Veglie. Il sacerdote apre la celebrazione con un messaggio di speranza e portatosi all’ambone, proclama il Preconio Pasquale. Seguono poi nove letture così suddivise dal solenne annuncio della risurrezione:
Letture veterotestamentarie
Questa celebrazione, Veglia di tutte le Veglie, fin dalle più antiche testimonianze prevede nella Chiesa milanese una catechesi vigiliare, articolata in sei letture, tramite le quali viene sviluppandosi un’organica catechesi sul mistero pasquale, radicato nella Pasqua d’Israele e riproposto dalla Pasqua della Chiesa.
Le prime tre letture riflettono l’antica meditazione ebraica sulla Pasqua quale ricapitolazione della storia della salvezza: il ricordo del primo intervento di Dio tramite la creazione, che nella Pasqua si rinnova, è seguito dalla narrazione della testimonianza resa dal Signore ad Abramo in occasione del sacrificio d’Isacco e dal racconto della prima Pasqua d’Israele.
Un ulteriore aspetto della Pasqua, delineato dalla riflessione d’Israele, è al centro della quarta lettura: la Pasqua come «passaggio», dalla schiavitù alla libertà e dalle tenebre alla luce (l’intervento di Dio per la liberazione d’Israele mediante la traversata del Mar Rosso è evento salvifico di cui la Chiesa ambrosiana fa espressamente memoria nella Domenica di Lazzaro). Segue la lettura del Libro del profeta Isaia, in cui sono delineati i caratteri dell’Alleanza eterna stabilita da Dio per tutti i popoli assetati, che egli chiama alle acque. Ne è diretta conseguenza l’invito al fonte, proprio dell’ultima lettura, che introduce alla successiva liturgia battesimale.
Alla lunga catechesi vigiliare si accompagnano, dopo l’annuncio della Risurrezione, le tre letture neotestamentarie della liturgia della parola.
Letture dopo l’Annuncio della Risurrezione
Le parole degli apostoli, riproposte dalla lettura degli Atti e dalla Lettera ai Romani, si pongono quale esplicitazione dell’annuncio della Risurrezione, proclamato a tutti dal sacerdote “con apostolica voce”. Le parole dell’angelo alle donne sono il «lieto annuncio», con cui in questa notte la Chiesa ambrosiana porta a compimento – come anticamente avveniva a Gerusalemme – la sequela dello Sposo nella Passione, Morte e Risurrezione, rivissute attraverso il testo di Matteo.
La funzione prosegue con la liturgia battesimale e la celebrazione dell’Eucarestia.