Dal 25 settembre

In dialogo con don Mario

Una serie di cinque incontri nelle parrocchie della comunità fortemente voluti da don Mario, nuovo amministratore, come occasione di conoscenza.


Il frutto dimostra come è coltivato l’albero, così la parola rivela i pensieri del cuore. Non lodare nessuno prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini. (Sir 27,6-7)

DOMANDE … E ANCORA DOMANDE …

Come si sa le ‘domande’ oggi sembrano essere scomparse dai nostri colloqui, dai nostri incontri: tutto è sigillato da dichiarazioni assertive, sicure, certe che sembrano piuttosto dei ‘dogmi’. Forse perché non c’è più tanto tempo a disposizione per farle, per riservarsi tempi di silenzio e di riflessione; forse perché le domande stesse ci mettono in difficoltà in quanto richiedono un confronto leale e schietto; forse perché è davvero difficile fare domande che non siano semplicemente dei quiz e espressioni di cultura generale.

Per fare domande ci vuole sapienza. E’ ciò che ci chiede il nostro vescovo nella sua Lettera pastorale: “Ritengo che sia saggio e necessario che i  Consigli delle comunità pastorali e delle parrocchie siano convocati anzitutto per ascoltarsi e avviare una lettura della situazione del territorio  e cercare di delineare attenzioni e proposte per l’anno pastorale che comincia, con l’attenzione a recepire questa proposta pastorale e le lettere per i tempi dell’anno liturgico che pubblicherò a tempo opportuno.

  • Quale vita di Chiesa potrà riprendere?
  • Quale frutto e quale ferita vengono dal lungo digiuno eucaristico?
  • Quale forma ha preso il tempo fatto di giorni che sono passati come date di calendario senza essere celebrati come riconoscibili giorni di Quaresima, della Settimana Santa, della Pasqua, del tempo pasquale?
  • Quali declinazioni ha assunto la pratica della carità, della solidarietà, della prossimità, del buon vicinato? Quale esercizio dei ruoli ecclesiastici del clero, dei laici, dei consacrati e delle consacrate, degli operatori pastorali ha reso particolarmente vivace la comunità o ha dato l’impressione di abbandono, di un atteggiamento rinunciatario?
  • Quale esperienza di fede, di preghiera, di presenza di Dio si è compiuta?
  • In quali  espressioni  si  è  riconosciuto  uno  spirito cristiano di fronte alla malattia, alla morte, alla responsabilità  verso  gli   altri   nell’esercizio   delle professioni più esposte, come quella del medico, dell’infermiere, del giornalista, del prete, della persona consacrata dedita alla sua missione tra la gente, eccetera?
  • Quale visione del mondo, cioè degli “altri”, dei poveri, dei Paesi in guerra, dei Paesi in cui i cristiani sono perseguitati, abbiamo tenuto presente in giorni in cui è sembrato che esistesse soltanto un Paese, il nostro, malato e spaventato?

Per conoscerci ho pensato di organizzare serate di “conversazione” come le chiama il nostro vescovo, comunità per comunità, aperte a tutti, soprattutto con l’intento di mettere in luce ‘domande’ che ci aiutino ad interpretare questo tempo.

  • VENERDÌ 25 SETTEMBRE, ore 21 – Cascina Restelli, Salone dell’Oratorio
  • VENERDÌ 2 OTTOBRE, ore 21 – Limido Comasco, Salone dell’Oratorio
  • VENERDÌ 9 OTTOBRE, ore 21 – Lurago Marinone, Salone dell’Oratorio
  • VENERDÌ 16 OTTOBRE, ore 21 – Cirimido, Teatro
  • VENERDÌ 23 OTTOBRE, ore 21 – Fenegrò, Salone Parrocchiale (Rimandato a data da destinarsi)
Link documenti e allegati