All’inizio di ottobre, mese missionario, è stata pubblicata l’enciclica di Papa Francesco “ Fratelli tutti”.
La fratellanza non è solo un sentimento, un pensiero, un’emozione, ma è un dato di fatto. Riconoscersi in Cristo è riconoscersi fratelli tutti, senza distinzioni.
“Di chi mi faccio fratello?” La domanda è rivolta a ciascuno di noi e, proprio in questo tempo così problematico, non possiamo dimenticare che la riflessione si allarga per abbracciare chi ci sta vicino, ma anche chi è lontano, indifeso, sfruttato, senza opportunità.
Fratelli tutti si apre con l’evocazione di una fraternità aperta, che permette a ogni persona di essere riconosciuta, valorizzata e amata al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo dell’universo in cui è nata o dove vive. La fedeltà al Signore è sempre proporzionale all’amore per i fratelli.
Come Gruppo Missionario ci impegniamo a fare arrivare a tutti la voce di chi non può chiedere, non può farsi sentire, non può tutelarsi, non può affermare i suoi diritti.
Il diritto a vivere in primo luogo.
Per le restrizioni imposte dalla pandemia, quest’anno non sarà possibile proporvi il sacchetto di mele con il quale ci garantiamo l’importo necessario per sostenere le adozioni che abbiamo sottoscritto in questi anni. Per questo vi chiediamo un contributo, pensando che un piccolo gesto può fare la differenza per qualcuno di cui posso farmi fratello.