La formula penitenziale Confesso a Dio onnipotente prevede il modulo inclusivo fratelli e sorelle. Questo modulo è esplicitato anche nelle varie monizioni lungo la celebrazione.
Il canto (recitazione) del Gloria, cambia l’espressione uomini di buona volontà con uomini, amati dal Signore.
Padre nostro: rende di uso liturgico, nella parte finale, la nuova versione: « … come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione ma liberaci dal male». Ciò ha comportato anche l’adattamento al nuovo testo della melodia ufficiale.
L’invito alla comunione, che prevede la risposta dei fedeli “O Signore, non sono degno…” è riformulato come segue: «Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello».
Nell’invito alla pace al posto di “un segno di pace” si è dato spazio alla nuova formulazione romana «il dono della pace»: «Scambiamoci il dono della pace».