Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati piena di grazia: il Signore è con te».
La sapienza dell’angelo è quella di fare sorprese, di lasciare a bocca aperta! Come imbambolati! Ma poi ci si accorge che il cuore è stato riempito di gioia. La notizia è sconvolgente: per realizzare il suo piano Dio prende una giovane coppia di Nazareth per dare una famiglia al proprio Figlio.
Allora, bisogna proprio fare attenzione agli angeli, che amano fare sorprese ed entrare all’improvviso nelle nostre case. Saremo pronti anche in questo Natale così diverso a cogliere quel segno che racconta del desiderio di Dio di contattarci?
I modi possono essere tanti: una parola, un gesto di bontà, una vera e propria sorpresa, un SMS, un video, un semplice regalo, un amico o un incontro casuale e, magari, guardando in alto, una stella…
Hanno perduto la Stella una sera. Perché si perde la Stella? A volte, per averla troppo guardata… I due Re Bianchi, che erano saggi di Caldea, hanno tracciato dei cerchi al suolo, col bastone. Hanno fatto dei calcoli, grattandosi il mento… Ma la Stella è sfuggita, come sfugge un’idea, e costoro, la cui anima ha sete d’una guida, hanno pianto, drizzando le tende di cotone. Ma il povero Re Nero, che gli altri due disprezzano, dice tra sé e sé: «Pensiamo alla sete degli altri. Bisogna dar da bere, comunque, agli animali». E mentre sta reggendo il secchio per il manico, nell’umile ansa di cielo in cui bevono i cammelli, scorge la Stella d’oro, che danza silenziosa. (Rostand)
Auguri a tutti!