L'Accoglienza

La fierezza dell’asino. La presentazione di don William alla comunità

Don William si presenta alla Comunità. Nelle parrocchie di Lurago e Cirimido una speciale accoglienza in occasione della festa di apertura degli oratori.

Certo che se arrivasse un prete nella vostra comunità e sul primo bollettino parrocchiale, anziché la sua foto, chiedesse di esporre quella di un asino, le reazioni potrebbero essere di due tipi: “O soffre di vittimismo o realmente sa di non valere un gran che”. Libertà di pensiero… ma la convinzione di cui voglio rendervi partecipi, quali fratelli con cui la Chiesa mi chiede di compiere un tratto di strada, la esprimo così:

«Personalmente Signore, non faccio fatica a riconoscermi nell’asino che Tu hai fatto requisire per il tuo ingresso a Gerusalemme, né mi sento umiliato. Al contrario ne provo intima soddisfazione.

Sì, tu hai bisogno di un asino come me, ne hai bisogno provvisoriamente, in qualità di lavoratore precario, per qualche ora. Nient’altro che questo. Se fosse per troppo tempo, combinerei chissà quanti e quali pasticci. Devo essere convinto di ciò in modo da mostrarmi sempre disponibile,

senza prendermi troppo sul serio e senza darmi arie da padrone.

Un asino da niente, eppure sempre pronto nel caso tu ne avessi bisogno. Tu potrai usarmi solo per qualche tempo, per qualche ora, mentre io non posso fare a meno di Te nemmeno per un istante». Sono un giovane prete di 42 anni, primogenito di Ezio e Carmen; il fratello Ivan, minore di sette anni, con mia cognata Elisa ha il dono di quattro figli, Aurora Maria, Ascanio Benedetto, Ettore Carlo ed Emanuele Francesco, piccole creature, gioia della nostra famiglia. La vocazione al sacerdozio sbocciò in tenera età, nella parrocchia del paese nativo, Mantegazza con Rogorotto, frazioni di Vanzago e di Arluno. Lì ebbi la fortuna d’incontrare d.Aldo Ripamonti, sacerdote dal cuore d’oro, che mi prese per mano e mi parlò, senza uso di parole, della bellezza di donarsi a Dio e agli altri. M’innamorai e per questo entrai in seminario a 13 anni, frequentando le superiori e conseguendo la maturità. Nel 1998 cominciai il seminario maggiore con sede a Seveso e successivamente a Venegono dove conobbi due persone a voi note, il professore d.Umberto Dell’Orto, di cui apprezzai la cultura e la passione dell’insegnamento (meno il suo rigore agli esami) e d.Claudio Robbiati, “nostro parroco”. Con quest’ultimo gustai da subito la gioia dell’amicizia e la comunione d’intenti, …i nostri papà furono addirittura colleghi di lavoro pur vivendo a chilometri di distanza. Mai avremmo immaginato di operare insieme nella stessa vigna, fianco a fianco… una carezza del buon Dio. Venni ordinato sacerdote il 10 giugno 2006 dal cardinale Dionigi Tettamanzi e inviato come coadiutore dell’oratorio, prima a Monza e poi a Rho. Dopo tre mesi da quell’inizio, il 23 settembre, mamma Carmen morì a causa di un incidente; fu il primo funerale che celebrai. Da quel tragico evento mi è sempre accanto, giorno e notte, lo sento. Nel 2012 fu la volta di Garbatola e s.Ilario M.se, ridenti paesi nel comune di Nerviano, presso cui prestai 9 anni di felice servizio quale vicario parrocchiale: esperienza indimenticabile! Oggi sono approdato alle “5 terre”, sotto il manto della Madonna di Lourdes: Limido C., Cascina Restelli, Lurago M., Cirimido e Fenegrò. Forse non saranno località di turismo pari alla riviera ligure ma certamente luoghi dove tanti fratelli e sorelle godono dell’amicizia col Signore e vivono cercando di volersi bene. A questi mi aggiungo con semplicità e umiltà, desideroso di conoscerli e accompagnarli con tutto l’affetto di cui sarò capace.

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