Sono rimasto colpito anche io! Mi stavo chiedendo: come può un uomo del XXI secolo, così lontano dalla fede, comprendere il gesto del Papa che richiama una precisa richiesta che la Madonna avrebbe fatto a Fatima durante le apparizioni del secolo scorso? È convinzione diffusa che ciò che muove la storia, infatti, siano le decisioni degli uomini, le armi, i soldi, le strategie, la politica. Consacrare due nazioni al Cuore Immacolato di Maria appare come qualcosa di inutile, di magico, di vecchio: anche dentro la Chiesa il gesto è stato sommessamente criticato come non rispondente all’immagine rinnovata e moderna che il cristianesimo cattolico dovrebbe dare di se stesso.
Eppure ai vescovi dell’Ucraina che quotidianamente vivono sotto le bombe, rischiando la loro vita per non abbandonare il popolo, non è venuto in mente niente di più concreto e di più solido che chiedere al Papa di compiere proprio quel gesto, attribuendogli un grande significato simbolico, penitenziale e decisivo per le sorti della nazione ucraina.
La chiesa, dalla quale di solito ci si aspetta solo iniziative diplomatiche, provvedimenti per i profughi, raccolte di beni per i più poveri, si presenta ai fedeli con un gesto così ! Una consacrazione! Non un gesto anzitutto frutto di uno sforzo solo umano… ma l’implorazione un intervento divino! Un Altro che solo può cambiare le vicende umane. lo sguardo di un Altro, l’abbraccio di Qualcuno che cambia il nostro cuore in profondità.
Proprio per questo vogliamo pregare con forza! Senza stancarci!
Per offrire questo abbraccio di preghiera all’Ucraina e alla Russia!
Per scegliere lo sguardo di Dio, uno sguardo che va oltre la politica e le evidenti responsabilità storiche della guerra! Una richiesta a Dio che cambi i nostri cuori e li renda sempre più simili a quello immacolato della Madonna.
Per questo vivremo l’atto di consacrazione insieme a Papa Francesco il prossimo 25 marzo, solennità dell’Annunciazione!