Che fortuna che abbiamo! Amici, che immensa fortuna è sapere che Cristo è risorto! E che immensa fortuna è appartenergli! Dio è venuto a noi in Gesù di Nazareth! Chi lo conosce vive veramente il tempo della vita! Chi muore con Lui è destinato alla vita eterna!
Ma vi rendete conto che cosa grande?
Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. E anche quelli che sono morti in Cristo sarebbero perduti. Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini” (1 Cor 15,17-19).
Concordando con san Paolo, dobbiamo ammettere: che gigantesca e ridicola illusione sarebbe pensare che ci sia un Dio, e un Dio pieno d’amore, e che quindi la nostra vita e i nostri amori e legami e sacrifici abbiano un senso, un qualche valore, se in realtà fossimo soltanto polvere, affannata, che consuma una esistenza insensata e balorda, per finire poi nel niente! La vita sarebbe senza senso!
Non saremmo forse tutti votati all’insensatezza? Condannati a non avere una motivazione per andare avanti che vada oltre il provvisorio, costretti a vivere in un mondo senza logica, senza un’accettabile speranza?
Da quando esiste, sempre e dovunque l’uomo si domandava se l’amore può vincere la morte. In Gesù ha trovato finalmente la risposta! Sì, l’amore ha l’ultima parola sulla morte.
Che fortuna che abbiamo! Vedete….non sappiamo cosa accadrà tra due ore, ma da quando Gesù è venuto, e da quando Gesù è morto e risorto, sappiamo esattamente e certissimamente cosa accadrà l’ultima ora della nostra vita: vedremo Lui. Conosceremo Dio come lui conosce noi, e conosceremo noi come ci conosce Dio.
Vedremo tutta la vita, la nostra vita, come intreccio benedetto e accidentato di Provvidenza e miseria, e di tanta misteriosa compagnia. Se guadagneremo il paradiso con i nostri cari ci rivedremo nel altro mondo!
Che fortuna che abbiamo!
Santa Pasqua allora! Certezza di questa fortuna!