venerdì 29 Settembre 2023

Un voto decisivo per la società che vogliamo!

Nelle prossime elezioni politiche avremo l’opportunità di scegliere il tipo di società in cui vivere e in cui fare crescere i nostri figli e nipoti. Noi non possiamo prescindere dal fatto di essere cristiani, pertanto il nostro punto di vista non può che essere il Magistero della Chiesa.

La nota della Congregazione per la Dottrina della Fede, approvata da Papa Giovanni Paolo II, ha messo nero su bianco che il compito dei cattolici nella vita pubblica e nella politica è la difesa di alcuni principi dai quali non si può prescindere per un cristiano.

Non basta difendere “i valori” ma occorre essere intransigenti su alcuni principi che, ancora prima di essere cristiani, sono scritti proprio nella natura umana. Questi principi danno luce e criterio ai valori che fondano il bene comune, altrimenti ogni valore può assumere importanza pari o superiore ad un altro a seconda del punto di vista. Papa Francesco continua a ricordarci che è sotto gli occhi di tutti come in pochi anni si stiano imponendo ideologie che noi e i nostri ragazzi ci troviamo a condividere senza accorgersene perché imposte dal pensiero dominante attraverso pubblicità, serie tv, programmi di ogni tipo (prima fra tutti l’ideologia gender)

Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, l’interesse principale dei suoi interventi nell’arena pubblica è la tutela e la promozione della DIGNITÀ DELLA PERSONA e quindi essa richiama consapevolmente una particolare attenzione su PRINCIPI CHE NON SONO NEGOZIABILI. Fra questi ultimi, oggi emergono particolarmente i seguenti: 

  • tutela della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del concepimento fino alla morte naturale;
  • riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, quale unione fra un uomo e una donna basata sul matrimonio, e sua difesa dai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale;
  • tutela del diritto dei genitori di educare i propri figli.

Tratto dal Discorso ai Partecipanti al Convegno del Partito Popolare Europeo di Papa Benedetto XVI del 30 marzo 2006

Questi principi non sono verità di fede anche se ricevono ulteriore luce e conferma dalla fede. Essi sono iscritti nella natura umana stessa e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Al contrario, tale azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi perché ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia stessa.

Chiarendo ulteriormente i punti:

La TUTELA DELLA VITA IN TUTTE LE SUE FASI significa dire NO all’Aborto, all’Eutanasia, a tutte le pratiche di fecondazione eterologa e un NO ai partiti che non garantiscono tale tutela

La TUTELA DELLA FAMIGLIA significa sostenere la famiglia naturale uomo/donna come fulcro della società e non equiparare tutte le altre forme di “famiglia”

Il DIRITTO DI EDUCAZIONE significa favorire quei partiti che propongono leggi a favore della libertà di educazione e il sostentamento delle scuole paritarie cattoliche

Se questi sono i punti cardine dai quali l’azione di un cristiano nella vita politica non può prescindere, ci sono anche tematiche sulle quali occorre essere chiari: un esempio su tutti è il tema droga. E’ pensiero comune che la droga sia un male, ma affrontare il problema permettendo ai nostri ragazzi di accedervi liberamente aprendo alla liberalizzazione delle droghe “leggere” non è la soluzione

don Claudio Robbiati

don Claudio Robbiati