L’Arcivescovo Mario Delpini ci offre il suo Messaggio per la Festa dell’oratorio 2022 dal titolo “Sostare con te”. Le sue parole ci suggeriscono alcuni elementi chiave che non possono mancare per accompagnare i ragazzi e le ragazze degli oratori a incontrare il Signore Gesù e a tenere fisso lo sguardo su di Lui, soprattutto con la preghiera. Vi riporto alcuni stralci delle sue parole con l’invito ad andare a leggere tutta la sua lettera.
Per sostare ci vorrebbe un posto dove fermarsi e fermare anche il pensiero, la fantasia, l’inquietudine che ribolle dentro, l’impazienza, la tristezza che rende infelici. Ci vorrebbe un posto dove sedersi, mettersi in ginocchio, vedere che anche gli altri si fermano e si mettono in ginocchio. Ci vorrebbe un posto dove ci sia un po’ di silenzio e niente da fare, per qualche minuto.
Ci vorrebbe uno sguardo. Sì, per lo più ci vediamo bene. Ma dove guardiamo? Ci vorrebbe uno sguardo per incrociare uno sguardo amico, benevolo, rassicurante. Tenere fisso lo sguardo su Gesù.
Ci vorrebbe una parola. Basta qualche secondo e il silenzio diventa una noia. Sei lì con tutta la buona volontà, ma subito sei altrove con la fantasia, il ronzio di un cellulare, un piede che fa male. Ci vorrebbe una parola, che so, quella che Gesù ha insegnato: “Padre nostro …”
Ci vorrebbe un tempo. Se c’è un’ora in cui ci diamo appuntamento, io non mancherò. Se voi mi chiamate, io risponderò. Se nella programmazione ci mettiamo un tempo di preghiera, ce la farò!
Ci vorrebbe un’emozione. Sono proprio contento di come facciamo le cose: che bello! Alleluia! Ho fatto poco e mi hanno molto ringraziato: allora anch’io valgo qualche cosa! Grazie!
Ci vorrebbe un canto. Imparare a cantare. A cantare bene, a cantare insieme, a cantare parole che vengono dal cuore, a cantare canti che non siano solo rumore e confusione
Ci vorrebbe un calendario. I santi nostri amici e Maria, la Madre di Gesù e Madre nostra sono uomini e donne in carne e ossa, hanno vissuto storie complicate e tribolate, liete e affascinanti. Possono insegnare a pregare. Vale la pena di fissare quando ricorrono nel calendario della Chiesa e quel giorno domandare a loro: come hai fatto a sostare con Gesù?
Propongo che l’oratorio diventi un ritrovarsi per sostare con Gesù, oltre che per tutte le altre cose. Chi sa stare con Gesù impara a pregare come lui, ad amare come lui, a vedere il mondo con i suoi occhi.
Questo è l’augurio più vero che possiamo farci! Grazie Arcivescovo Mario!
Puoi visionare i programmi delle feste negli oratori della comunità in questa pagina.