27 agosto

L’intensità del presente

Il messaggio di don Claudio per la domenica che precede il Martirio di San Giovanni il Precursore
Fotografare con lo smartphone, come fare foto perfette. - Lonely Planet

Leggevo in questi giorni alcuni articoli di una amica, dottoressa cattolica. Mi ha fatto riflettere un passaggio interessante che voglio proporvi come nostra riflessione in questi giorni di ripresa e nel bel mezzo delle nostre feste patronali!

“Vedo foto in questi giorni sugli stati delle persone. Quanti visi sorridenti e quanti panorami paradisiaci! Vedo e intuisco che per ciascuno alcune cose sono più importanti di altre: c’è chi mostra cibo, chi spiagge, chi fotografa i figli, chi se stesso. Alcune foto sono veri e propri reportage di viaggi o vacanze, altri solo un indizio per incuriosire chi guarda e poi chiede “ma dove sei”? C’è chi posta in diretta, chi in differita…chi posta immagini proprie di anni passati e chi fotografie o video ricevuti da altre persone…

C’è chi posta e chi guarda…? Perché? Condivisione di gioia? Bisogno di contatto? Desiderio di mostrare e far provare emozioni per “contagio”? Consolazione virtuale per il reale di altri? Curiosità? Desiderio di conoscenza? Bisogno di apparire? Paura di dimenticare? Da un gesto normale (postare o guardare) possono derivare mille emozioni con sfumature diverse…alcune faranno bene all’animo e alle relazioni, altre potrebbero addirittura provocare rabbia, invidia, malinconia… 

Al ritorno dalle vacanze estive, decenni fa…ci si trovava per raccontarsi reciprocamente le avventure, per mostrare le foto scattate, per commentare le vicende vissute o gli itinerari scoperti. Oggi tutto già si sa, o si intuisce, da quei post. Una volta le fotografie servivano per “ricordare dopo”, ora invece per “mostrare subito”. 

Non dico sia meglio o peggio. Spero solo che chi è nel bel mezzo delle sue vacanze le viva davvero, intensamente e con stupore e gratitudine – che poi restano nel cuore e nella mente a prescindere dagli scatti- piuttosto che stare in una situazione fantastica senza soffermarsi sulle emozioni e sensazioni che essa provoca… Senza goderne appieno insomma, nel qui e ora…ma solo “preoccupati di fotografarla” per diffonderla!

E’ la tentazione di oggi. Di fare tante esperienze…ma di non fare esperienza di nulla che incida nella nostra vita!

La sfida è proprio questa! Vivere il momento presente nella sua intensità, vivere intensamente il reale direbbe il servo di Dio don Luigi Giussani

Il reale che è già carico della presenza di Cristo! A noi l’attenzione del cuore per accorgerci di questo!

Approfittiamo di questi giorni di festa per chiedere l’intercessione ai nostri santi e ai nostri patroni!

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