Un’amica scrive che per questo nuovo anno chi inizia “ ho un proposito molto ambizioso: vorrei imparare a controllare le mie parole. Come dice la lettera di Giacomo non è vero che quello che pensiamo condiziona quello che diciamo… molto spesso è vero anche il contrario. Spesso lasciamo che le parole partano senza troppo pensare e lasciamo che vadano dietro al nostro mondo emotivo, e così diciamo con leggerezza cattiverie a volte anche inutili, spesso ingiuste, a volte anche giuste ma non necessarie. E piano piano le nostre parole modificano ciò che sentiamo, ciò che pensiamo, e infine come viviamo.
Controllare le parole, fare silenzio, sembra un cambiamento da poco, ma è una leva potentissima per la nostra conversione. Non per niente abbiamo due barriere, i denti e le labbra, per cercare di frenare la voce. E non per niente abbiamo due orecchie, mentre di bocca una sola, perché dovremmo ascoltare più che parlare.
Un silenzio che ascolta davvero gli altri: quante volte nelle conversazioni ci è capitato di notare di non essere ascoltati? E quante volte anche noi forse parlando con qualcuno non abbiamo ascoltato
Quando cominci a spegnere le mormorazioni e ad accendere questo sguardo cambia anche il cuore.
E l’augurio che faccio a me e a voi per questo nuovo anno appena iniziato!