Vi propongo alcuni stralci dell’editto che definisce gli ORATORI, formulato dal nostro Arcivescovo Mario Delpini.
Gli oratori e tutti quelli che si dedicano a proporre percorsi educativi devono reagire a un atteggiamento diffuso di rassegnazione. Questa generazione di ragazzi e di ragazze è un po’ intontita dal rumore delle provocazioni continue di chi vuole renderli consumatori di quello che è in vendita. È un po’ stremata dal fatto di dover fare tutto, di dover fare presto, di essere all’altezza delle prestazioni che i genitori e gli altri si attendono. E’ un po’ sequestrata dalla seduzione dei social e dalla paura che tanti seminano dappertutto. Gli oratori sono stati inventati per accompagnare anche questa generazione verso il suo futuro.
Perché ci sia un oratorio è necessario che ci sia una comunità educante (degli adulti che hanno a cuore la trasmissione della Fede). Non solo un prete, non solo degli incaricati, non solo degli allenatori che si curano dello sport, dei baristi che si c urano del bar, dei catechisti che si curano il catechismo, dei volontari che si curano della cucina. Una comunità educante è formata da tutti quelli che nei diversi ambiti si curano dell’oratorio, condividono la stessa passione, le stesse convinzioni. E’ gente che ha molte doti, ma non pretende di essere perfetta. E’ gente che non fa le cose per forza, ma per passione. E’ gente che ha una misteriosa riserva di gioia e di buona volontà. Non tutti sono teologi o ingegneri o intellettuali o manager. Una cosa hanno in comune, vanno a messa la domenica e amano il loro oratorio.
Ecco l’ORATORIO : un posto dove ci sia buona educazione, il rispetto, la disponibilità a stare insieme, un luogo per giocare insieme, partecipare ai momenti in cui la vita e il gioco sono organizzati e momenti per stare con gli amici; non si chiedono prestazioni particolari, ma partecipazioni cordiali! Un luogo per pregare e chiedere a Gesù di poter vivere la propria vocazione di cristiani!
Vi auguro che la Messa domenicale, ovunque sarete sia quel legame che ci tiene uniti! Noi, chiesa e oratorio!