21 luglio

Grazie nonni!

Il messaggio di don Claudio per la IX domenica dopo Pentecoste ricollegandosi alla memoria della prossima settimana di Ss. Gioacchino e Anna si sofferma sulla figura dei nonni.

Papa Benedetto così scriveva:  “Vecchi”, cioè un peso. Tranne qualche eccezione, improduttivi. Per la loro salute malferma, troppo costosi per le casse pubbliche. Quasi tutti vittime inermi del gap tecnologico tra loro e un progresso che si aggiorna ormai di ora in ora e dunque tagliati fuori dal modo in cui il mondo oggi si muove, parla, comprende.

Sono queste alcune delle immagini con le quali un attuale e diffuso sentire comune etichetta gli anziani.

Non così la Chiesa che invece ha sempre avuto nei riguardi dei nonni un’attenzione particolare, riconoscendo loro una grande ricchezza sotto il profilo umano e sociale, come pure sotto quello religioso e spirituale. In passato i nonni avevano un ruolo importante nella vita e nella crescita della famiglia.

Anche quando l’età avanzava, essi continuavano ad essere presenti con i loro figli, con i nipoti e magari i pronipoti, dando viva testimonianza di premura, di sacrificio e di un quotidiano donarsi senza riserve. Erano testimoni di una storia personale e comunitaria che continuava a vivere nei loro ricordi e nella loro saggezza.

Almeno per i cristiani, risplenda l’icona per eccellenza: quella di Anna e Gioacchino che, in qualsiasi interpretazioni artistica li ritragga, appaiono mentre circondano amorevolmente la loro piccola Maria.

Non è difficile allora immaginarli circondare con lo stesso amore il “nipotino” Gesù, svolgendo quel ruolo in parte dimenticato da una società ubriacata dal mito dell’eterna efficienza, che con leggerezza lascia che un bambino preferisca la compagnia di un pc a quella di un nonno”.

Carissimi, almeno noi che crediamo in Cristo mandiamo un pensiero di dolcezza ai nostri nonni, che siano ancora con noi o che ci custodiscano dal cielo… Meritano il nostro grazie!

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