Il «basta» proposto dall’arcivescovo Mario Delpini nella pastorale 2024-2025 apre una nuova prospettiva anche nell’educazione di bambini, ragazzi e adolescenti attraverso l’oratorio. La Fondazione Oratori Milanesi presenta per l’anno 2024-2025 lo slogan e il logo «Tutto cambia». A partire dalla Festa di apertura, i giovani delle nostre comunità saranno invitati a riconoscere come la presenza viva del Signore Gesù e l’incontro con Lui possano portare a un cambiamento radicale, offrendo un nuovo orizzonte di felicità. Per le comunità educanti degli oratori sarà fondamentale testimoniare una fede che incide sulla vita e sulle scelte.
L’anno oratoriano «Tutto cambia» introdurrà il Giubileo 2025 «Pellegrini di speranza». Dopo un Oratorio estivo dedicato al tema del “pellegrinaggio”, i ragazzi riprenderanno il cammino con maggiore consapevolezza verso l’incontro con Dio. La croce nel logo dell’oratorio 2024-2025 contiene simbolicamente una maniglia: «Tutto cambia, con Gesù – afferma don Stefano Guidi, direttore della Fom -. La porta a forma di croce del nostro logo rappresenta sia l’attesa di Gesù di entrare nelle nostre vite, sia la nostra decisione di incontrarlo». Questo passaggio, che porta ciascuno a riconoscere di essere amato e a vivere una “vita di grazia”, apre a un nuovo modo di pensare, agire e sentire, trasformando anche i più giovani in «animatori di speranza». Lo stile dell’animazione dell’oratorio si mette così al servizio del messaggio di speranza del Giubileo 2025.
«Quando si apre la porta della fede, tutto cambia e la vita assume colori diversi – continua don Guidi -. Non cambiano le cose materiali, né i fatti della storia, ma cambia il nostro sguardo su di essi e il nostro modo di viverli. E così cambia anche la realtà. La speranza non si affida solo alla bontà presente in ciascuno di noi, ma è il modo con cui rispondiamo alla promessa di vita eterna che Gesù ci rivolge».
Nel prossimo anno pastorale, il rapporto tra oratorio e fede interrogherà chi si occupa della responsabilità educativa degli oratori. Accanto al tema «Tutto cambia», ci sarà un percorso trasversale con diversi momenti che coinvolgeranno responsabili e coordinatori, consigli dell’oratorio e chi è impegnato nei progetti educativi. A loro sarà chiesto di capire come trasmettere la fede a bambini, ragazzi e adolescenti che spesso vivono in un contesto “non credente”, mantenendo l’accoglienza e l’ospitalità tipiche dell’oratorio e rispettando la crescita e le scelte di ciascuno.
Sempre più importante sarà il riferimento a Carlo Acutis, in vista della sua canonizzazione: la sua esemplarità dimostra che anche un ragazzo di oggi può crescere con una profonda fede in Dio. E allora, davvero, «tutto cambia».
Gli appuntamenti con le feste degli oratori nella comunità
Siamo entusiasti di invitarvi alle feste degli oratori che si terranno nelle parrocchie della nostra comunità pastorale. Saranno giornate piene di gioia, condivisione e divertimento per tutti, dai più piccoli ai più grandi. Ecco il programma dettagliato:
Sabato 5 ottobre a Lurago Inizieremo con la S. Messa vigiliare, un momento di raccoglimento e preghiera. A seguire, ci sarà l’inaugurazione della nuova area giochi, un’occasione speciale per i nostri bambini. Dopo l’inaugurazione, ci aspetta un aperitivo e una cena in compagnia, seguiti da animazione e giochi per concludere la serata in allegria.
Domenica 6 ottobre
- A Limido: La giornata inizierà con la S. Messa al mattino, un momento per ritrovarci tutti insieme. Nel pomeriggio, ci saranno animazione e giochi per divertirci e passare del tempo insieme.
- A Cirimido: Anche qui, la giornata comincerà con la S. Messa al mattino. Nel pomeriggio, ci saranno attività di animazione e giochi per tutti.
- A Fenegrò: Dopo la S. Messa del mattino e stare insieme nel pomeriggio, continueremo con animazione e giochi per grandi e piccini.
Vi aspettiamo numerosi per vivere insieme questi momenti di festa e allegria, rafforzando i legami della nostra comunità. Non mancate, sarà un’occasione speciale per stare insieme e divertirci!
Il messaggio dell’Arcivescovo
Tutto cambia. E infatti Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21, 5). Le cose cambiano in meglio se si compie l’opera di Gesù risorto dai morti, principio di vita nuova.
Tutto cambia. Gesù risorto infatti cambia la disperazione della morte nella speranza della risurrezione. Nell’anno del Giubileo siamo pellegrini di speranza. In tutte le proposte di quest’anno d’oratorio teniamo fisso lo sguardo su Gesù: è Lui la nostra speranza.
Tutto cambia e tu puoi cambiare un po’ l’oratorio, casa tua, la tua classe, se regali sorrisi, i sorrisi della speranza.
Tutto cambia. Il Giubileo offre la grazia di una nuova capacità di amare, nella sincerità, nella fedeltà. Dice il Signore per bocca del profeta: «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne» (Ez 36, 26). Tu puoi chiedere la grazia del “cuore nuovo” con il sacramento del perdono e con il pellegrinaggio nell’anno del Giubileo.
Tutto cambia e tu puoi cambiare un po’ l’ambiente in cui vivi, se pratichi la generosità e ti prendi cura di chi ha bisogno: di un aiuto, di un gesto di affetto, di qualche cosa da mangiare.
Tutto cambia. I paesi di guerra possono cambiarsi in paesi di pace. I popoli che si combattono possono cambiarsi in popoli che convivono sereni. Le tribù, gli stati, le nazioni che soffrono di tanto male compiuto e ricevuto nella storia possono guarire e camminare fiduciosi verso il futuro. Sarà un sogno impossibile? Noi crediamo in Gesù: «Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne» (Ef 2, 14).
Tutto cambia e tu puoi cambiare un po’ il mondo, se diventi operatore di pace: metti pace tra le persone che frequenti, chiedi perdono se hai causato litigi, prega ogni giorno per la pace.
Tutto cambia. Il pianeta rovinato dall’avidità e dalla stupidità diventa un giardino. Tutte le cose buone sono state create da Dio perché uomini e donne vivessero in pace in una natura amica. I disastri provocati dagli uomini possono essere rimediati se cambia lo spirito della gente, come annuncia il profeta: «Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall’alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva» (Is 32, 15).
Tutto cambia e tu puoi cambiare un po’ le cose, se rendi più abitabile il pezzetto di terra che ti è affidato: evita gli sprechi, rispetta gli alberi, le erbe, i fiori e gli animali, curati che quello che devi buttare sia riciclato.
Tutto cambia. Si può però anche cambiare di male in peggio.
Noi degli oratori siamo di quelli che cambiano le cose in meglio, perché sono ispirati dallo Spirito di Gesù, che fa nuove tutte le cose.