Abbiamo aperto il mese di novembre con la solennità grande di Tutti i Santi, una delle più belle feste dell’Anno liturgico. Con questa celebrazione noi commemoriamo tutti i nostri fratelli e sorelle che ci hanno preceduto nel pellegrinaggio della fede e ora godono la visione beatifica in Paradiso.
Essi ci indicano la meta da raggiungere, ci ricordano che non siamo stati creati per questa povera terra e che la nostra vera Patria è il Paradiso, ove non ci saranno più lacrime, ma tutti saremo come angeli e vedremo Dio faccia a faccia.
Mi domando: stiamo facendo di tutto per essere anche noi in questa moltitudine? Tutti erano avvolti in vesti candide, ci dice il libro dell’Apocalisse. Il candore delle loro vesti simboleggia la purezza della loro anima, purificatasi qui in terra e, per molti di loro, anche in Purgatorio. Poco dopo, infatti, il Testo sacro dice che essi, i redenti, «sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello»
La grande tribolazione è la vita di questa t erra, di questa valle di lacrime, contrassegnata da tante prove e, a volte, anche da persecuzioni contro i servi di Dio. Dio permette queste prove per la nostra purificazione e per donarci una grande gloria in Paradiso.
Santi non si nasce, ma si diventa. Lo si diventa impegnandosi ogni giorno nella lotta contro il peccato, cercando di diventare sempre migliori. Uno dei più grandi malintesi della nostra epoca è quello secondo cui la santità è solo per pochi eletti. Niente di più sbagliato: la santità è per tutti e ce lo dimostrano le parole di Gesù: «Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48). Queste parole Gesù le rivolge a tutti indistintamente.
La santità, inoltre, non consiste nel fare cose straordinarie, come i miracoli, ma nel compiere il nostro dovere quotidiano, ordinario, straordinariamente bene. La santità consiste nell’amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi.
La santità consiste nel mettere in pratica la pagina del Vangelo che abbiamo da poco ascoltato, ovvero nel vivere le Beatitudini evangeliche.
Ti invito a rileggere la pagina del Vangelo delle Beatitudini e a sceglierne in particolare UNA da vivere in questo mese di novembre.
Così da accendere anche nel tuo cuore un vivo desiderio di santità.
Guardiamo ai Santi che sono i nostri modelli: come hanno fatto loro, cerchiamo di fare anche noi. Per diventare santi bisogna innanzitutto volerlo, al resto penserà il Signore.
Affidiamoci infine all’intercessione della Madonna e di tutti i Santi, affinché riusciamo a raggiungerli in Cielo e unirci alla grande moltitudine contemplata dall’apostolo Giovanni.
E’ l’augurio più bello che ci possiamo fare. E’ la preghiera più reale che possiamo elevare al Signore, specie per i nostri defunti in tutto questo mese.