Un’interessante riflessione di Mario Barbieri ci aiuta ad entrare nel tempo di Avvento.
Passeggiando per le vie di Perugia, mi sono imbattuto giorni fa, in un bassorilievo (altorilievo per l’esattezza), incastonato nel muro esterno di una chiesa…
Una Madonna che presenta Suo Figlio all’adorazione.
Sotto quest’opera… masserizie, un deposito, scarti, resti dimenticati senza un senso se non quello di abbandono. Certo uno spettacolo desolante, apparentemente irriguardoso e irriverente, a cui spero venga posto rimedio prima del Santo Natale, ma… ma…
Ma ho pensato a quel giorno, anzi quella notte, quella Notte d’Avvento. Quella Notte che ha visto in una umile grotta, forse piena anche di masserizie, forse anche un deposito, certo non deputata ad accogliere la Vita nascente, ha visto nascere Dio! Dio fatto Uomo. Dio che nasce da una Donna… l’Umile di Nazareth.
Un Avvento, un Evento, che seppur annunziato da una Stella, salmodiato dagli Angeli, ha visto come spettatori, gli ultimi della terra di quel tempo, considerati impuri come ben sappiamo… i pastori, coloro che vegliavano.
Un Avvento, un Evento, che è già Profezia di un altro tragico evento, evento di morte, di morte innocente, come ben ci insegna l’iconografia, che descrive la culla di quel Bimbo, come un sepolcro.
Che dire poi delle masserizie, del deposito, degli scarti, dei resti dimenticati senza un senso se non quello dell’abbandono della memoria, che ingombrano il nostro cuore?
Quel cuore dove, più di ogni altro luogo, Cristo vorrebbe nascere, Maria vorrebbe Egli nascesse. Il luogo che da sempre Dio ha pensato per questo Avvento, l’Avvento di quest’anno, l’Avvento di oggi, l’Avvento di ogni giorno!
Quell’Avvento per cui gli Angeli cantano in Cielo. Quell’avvento per cui ogni stella brilla ad indicare la strada. Quell’Avvento per cui i fortunati che si troveranno ad essere testimoni, torneranno glorificando Dio!
Non aspettiamo che qualche incaricato delle pulizie, venga a fare un po’ d’ordine, non aspettiamo che le masserizie si dissolvano da sole, si sgretolino o marciscano… facciamo noi spazio e ordine.
Rendiamo questo cuore accogliente. Che non senta Maria di nuovo quel “qui non c’è posto…” .
Che questo Avvento non passi oltre e non nasca altrove.
Buon inizio di Avvento!