Vi propongo una breve confidenza di Padre Aldo Trento apparsa sul mensile “Tempi”
L’ho trovata proprio adatta a questi giorni nei quali avremo la visita di alcuni seminaristi accompagnati da Padre Matteo!
Era il 18 marzo di 60 anni fa, vigilia si San Giuseppe in quel tempo festa di precetto. Con i miei compagni giocavo a palle di neve nella piazza del mio paesino, Faller, ubicato nella sponda destra della valle del Cimon, la valle che inizia a San Martino di Castrozza.
Alle quattro suonano le campane a festa. Nella sacrestia della piccola ma bella Chiesa del paese (oggi ha 180 abitanti) c’ è un sacerdote canossiano che aspetta per le confessioni. Arriva il mío turno. Timido com’ ero avevo paura. Non ricordo cosa gli ho detto. Ricordo peró la domanda che il padre mi ha fatto mettendomi in imbarazzo: “Ti piacerebbe essere sacerdote” …
“Se gli dico no, ho paura che mi sgridi, per cui vale la pena dirgli: “si” e una volta uscito tutto sarebbe continuato come sempre”. Quella bugia fu fatale. Uscito dalla Chiesa non ero piú quello di prima. Dio mi aveva scelto. In me un grande desiderio di entrare in seminario. Corsi subito a casa per dire a mia madre che volevo andare in seminario dei padri canossiani.
Termino l’ anno scolastico e il 28 luglio ho lasciato tutto e in autostop (era un trattore) sono andato dove i canossiani avevano il seminario estivo.
Sono passati 60 anni oggi . Avevo 11 anni allora! Non ho fatto nessuna verifica, tutto era giá chiaro. A Dio gli é bastata una bugia.
Pregare perché sia fedele fino alla fine a quella bugia.
E se capitasse anche qualcosa del genere ai nostri ragazzi ? Come sarebbe bello!
Lasciamo agire Dio! Soprattutto noi adulti permettiamo che Dio operi nella vita dei nostri ragazzi per il loro bene! Che trovino la loro strada!