15 dicembre

Natale, e se ci salvasse una buona confessione?

Il messaggio di don Claudio per questa quinta domenica di Avvento ci invita a riflettere sull'importanza della confessione in preparazione al Natale.

Stavo leggendo in questi giorni una riflessione di Tonino Cantelmi che si domandava:

Si può essere infelici a causa del Natale? No, eppure sì. L’infelicità del Natale è un’infelicità subdola, terribile, stridente e inaccettabile. Le luminarie del Natale commerciale, le pubblicità gioiose, l’ineluttabile rito dei regali, le vetrine scintillanti e gli auguri ridondanti e inutili di persone con il sorriso “gastrico” sembrano capaci di illuminare tutte le imperfezioni della nostra vita e il fatto che ciò capiti in un periodo che, invece, sin da bambini, si è stati educati a vivere come un momento magico, felice e allegro provoca un ineluttabile e terrificante senso di colpa.

E sì, perché da un mucchio di tempo psicologi e psichiatri notano che a Natale aumentano depressioni, crisi, malumori e ansie. Vi risparmio i dati, eppure le cose stanno così. Perciò per favore basta con scenari idilliaci e falsamente “mulino bianco”.

Insomma esiste una “infelicità da festa”.

E nel frattempo milioni di biglietti augurali, mail, sms, post e roba simile invaderanno i nostri computer e i nostri telefonini, tutti augurando feste eccezionali magari con frasi celebri, passi della Scrittura o con ridicole e patetiche frasi fatte.

E invece proprio quando sei “obbligato” ad essere felice, il tuo malumore, le tue ferite, le tue angosce non ce la fanno.

E’ proprio a Natale, in alcune terrificanti “riunioni” di famiglia che esplodono i conflitti, le gelosie e le rivalità.

E’ a Natale che i figli di genitori separati sono sommersi dai sensi di colpa o dilaniati da sottili, e a volte neanche sottili, tensioni tra genitori conflittuali.

E’ a Natale che i dolori più profondi chiedono luce.

E questo perché? Perché abbiamo fatto del Natale una caricatura, trasformandolo in una macchina infernale, carica di ipocrisia. Già, perché abbiamo staccato la felicità del Natale dal suo vero e unico significato: Gesù Cristo!

Ecco allora l’augurio che vi faccio in questi giorni di Novena: poter vivere una buona confessione per essere davvero felici di incontrare il Signore a Natale, preparando il nostro cuore!

Buona Confessione!

Don Claudio

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