Il cuore semplice dei bambini arriva sempre all’essenziale. Domandano e sono incuriositi della vita. Chiedono e ci interrogano.
Mi ha colpito a questo proposito un articoletto di Sara Nevoso che ho letto qualche giorno fa che ci dà una fotografia concretissima del Natale.
Succede oggi che Natale è davvero dietro l’angolo e il conto alla rovescia che io e miei tre bimbetti facciamo ogni sera dal “-10” è sempre più corto e gioioso.
Allora è il momento di pensare al pranzo, di correre al supermercato e accorgersi che salmone non ce n’è più, di sistemare il centrotavola con candela, ma rassegnarsi a non accenderla perché al piccino piace troppo soffiarci sopra!
Succede però che è soprattutto il momento di stare svegli, di aspettare Qualcuno che silenziosamente arriva ogni anno per farci compagnia ogni giorno.
A Natale bussa un po’ più forte e cerca di dirci: “guardate che io sono qui, oggi magari riuscite a vedermi meglio, ma tenetemi nel cuore perché c’ero ieri e ci sarò domani”.
“Mamma, però scusa, sarà il compleanno di Gesù, perché non è che può nascere ogni volta!”
“Sai perché a Gesù tocca nascere ogni volta? Secondo me è perché troppo spesso ci dimentichiamo che è già nato e così immaginare la sua nascita ed organizzare la sua festa ce lo fa ricordare”.
Così ho risposto, pensando di essermela cavata discretamente, ma alla fine chi ne è uscito meglio è stato il mio piccolo che diventa grande, che così ha concluso:
“Caspita, siamo fortunati ad organizzare ogni volta la festa del più importante del mondo!”
Che fortuna essere cristiani. Ogni giorno dobbiamo risvegliare questa consapevolezza!
Auguri perché questo accada!
Preghiera di Padre David Maia Turoldo
Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
«Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e, dunque, vieni sempre, Signore,
Vieni, Tu che ci ami:
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con Te, o Signore.
Noi siamo lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore,
vieni sempre, Signore».