Con la celebrazione di domenica 18 maggio comincia ufficialmente il ministero petrino di Robert Francis Prevost. Il rito sottolinea il legame con l’Apostolo Pietro e il suo martirio, che ha fecondato la nascente Chiesa di Roma, e rimarca la valenza specifica delle insegne episcopali “petrine” che vengono imposte al Papa: il Pallio e l’Anello del Pescatore
Il Pallio
Il Pallio è un paramento liturgico realizzato con lana di agnelli. Rievoca il buon Pastore, che pone sulle proprie spalle la pecorella smarrita, e la triplice risposta di Pietro alla richiesta di Gesù risorto di pascere i suoi agnelli e le sue pecorelle. Si tratta di una stretta fascia che si appoggia sulle spalle, sopra la casula, la veste liturgica. Ha due lembi neri pendenti davanti e dietro, è decorata con sei croci nere di seta – una su ogni capo che scende sul petto e sul dorso e quattro sull’anello che poggia sulle spalle – ed è guarnita, davanti e dietro, con tre spille (acicula) che raffigurano i tre chiodi della croce di Cristo.
L’Anello del Pescatore
L’Anello del Pescatore ha la valenza specifica dell’anello-sigillo che autentica radicalmente la fede, compito affidato a Pietro di confermare i suoi fratelli. Viene detto anello “del Pescatore” perché Pietro è l’Apostolo che, avendo avuto fede nella parola di Gesù, dalla barca ha tratto a terra le reti della pesca miracolosa.
Al sepolcro di San Pietro
La liturgia ha inizio all’interno della Basilica Vaticana. Il nuovo Romano Pontefice scende, con i Patriarchi delle Chiese Orientali, al Sepolcro di San Pietro, vi sosta in preghiera e poi lo incensa. Questo momento sottolinea lo stretto legame del Vescovo di Roma all’Apostolo Pietro e al suo martirio, proprio nel luogo in cui il primo Vicario di Cristo ha confessato con il sangue la sua fede, insieme a tanti altri cristiani che con lui hanno dato la stessa testimonianza.
Sul sagrato della Basilica Vaticana
–Dal cancello centrale della Basilica Vaticana pende l’arazzo della pesca miracolosa, in cui è raffigurato il dialogo di Gesù con Pietro, a cui si fa esplicito riferimento nella liturgia della Parola e nei testi della celebrazione.
–Presso l’Altare, invece, è collocata l’effigie della Madonna del Buon Consiglio del Santuario mariano di Genazzano.
L’imposizione delle insegne episcopali petrine
Terminato l’annuncio del Vangelo, si avvicinano a Leone XIV tre cardinali dei tre ordini (diaconi, presbiteri e vescovi) e di continenti diversi: il primo gli impone il Pallio, il secondo chiede, con una speciale preghiera, la presenza e l’assistenza del Signore sul Papa, il terzo pronuncia, pure lui, un’orazione, invocando Cristo, “pastore e vescovo delle nostre anime”, che ha edificato la Chiesa sulla roccia di Pietro, e dallo stesso Pietro è stato riconosciuto “Figlio del Dio vivente”, perché sia lui a dare al nuovo Pontefice l’Anello-sigillo del Pescatore, e poi gli consegna l’Anello del Pescatore.
Il rito dell’obbedienza
Dopo il simbolico rito dell’“obbedienza” prestata al Papa da dodici rappresentanti di tutte le categorie del popolo di Dio, provenienti da varie parti del mondo, la celebrazione prosegue con l’omelia del Pontefice.
Una liturgia ricchissima che è proprio una vera catechesi.