venerdì 29 Marzo 2024
PROSSIME CELEBRAZIONI
ore 21:00 a Lurago Marinone

Riflessione

La sapienza delle mani

Il pensiero di don Mario per la terza domenica dopo l'Epifania richiama all'episodio della moltiplicazione citato nel vangelo domenicale.

Anche in questo tempo così particolare, in cui è possibile rassegnarsi e restare come paralizzati, il Vangelo di questa Domenica ci invita ad usare bene le mani. Una famosa canzone milanese afferma che “non si sta mai con le mani in mano”. Contro la tentazione della paralisi e dello scoramento è bene accogliere la ‘parola’ di Gesù che ci invita a distribuire e a condividere. Esattamente come ci invita a fare il nostro vescovo con queste parole:

Il tempo si può definire come occasione.

Già nella proposta pastorale dell’anno 2019/2020 ho cercato di provocare la libertà dei credenti con questa insistenza sull’interpretare la situazione invece di subirla, sull’arrischiare delle scelte invece di sentirsi vittime delle circostanze o condizionati dalle dinamiche sociali che impongono l’omologazione.

Durante la terribile prova dell’epidemia ho sentito spesso non solo ripetere ma testimoniare e praticare questa audacia di vivere condizionamenti impensati come occasioni propizie per valori in altri tempi troppo dimenticati, per una conoscenza più approfondita di se stessi e delle persone vicine.

Tutta questa esperienza mi è sembrata una conferma della libertà delle persone. “Le persone sono libere” non significa che possono creare il mondo a loro arbitrio: si trovano in situazioni già determinate da altri, da scelte precedenti, da condizioni ambientali, climatiche, sociali. Ma in ogni situazione c’è la possibilità di scegliere il bene, di decidersi ad amare, di mettere mano all’impresa di migliorare le cose e contribuire ad aggiustare il mondo. A me sembra importante riprendere queste persuasioni per reagire alla tentazione della rassegnazione, per esercitare le proprie responsabilità con il senso del limite, ma evitando l’alibi dell’impotenza

A me sembra importante riprendere queste persuasioni per reagire alla tentazione della rassegnazione, per esercitare le proprie responsabilità con il senso del limite, ma evitando l’alibi dell’impotenza.

 

In fin dei conti, il Vangelo è sempre sorprendente: “Tutti mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene.” Benedette quelle mani che portarono vie quelle ceste piene, senza sentirne il peso!