giovedì 28 Marzo 2024
PROSSIME CELEBRAZIONI
ore 18:30 a Cirimido
ore 20:45 a Lurago
ore 21:00 a Limido
ore 21:00 a Fenegrò

Pellegrinaggio a Caravaggio 2022. Il percorso dell’acqua.

Martedì 25 ottobre il pellegrinaggio a Caravaggio. Sono aperte le iscrizioni presso le segreterie e le sagrestie delle parrocchie.

Martedì 25 ottobre si svolgerà l’annuale pellegrinaggio a Caravaggio. Il programma del pomeriggio sarà il seguente:

  • ore 13:40 – 14:00 Ritrovo e partenza dai luoghi di raccolta
  • ore 15:00 Arrivo e visita guidata al Santuario seguendo il Percorso dell’acqua
  • ore 16:00 S.Messa in onore della Madonna a seguire S. Rosario. Tempo libero per visita privata al fonte o acquisti
  • ore 18:00 Partenza dal Santuario
  • ore 19:00 Ritorno previsto

Quest’anno verrà proposto il percorso dell’acqua, un percorso di preghiera attraverso i luoghi significativi del Santuario, guidati dal segno dell’acqua. Si prega, con l’aiuto di un cartoncino che indica le varie tappe e i testi da seguire.

Partenza

Riportiamo di seguito gli orari della partenza nei diversi punti di raccolta delle parrocchie.

  • Ore 13.40 Cirimido – Asilo
  • Ore 13.50 Fenegrò – Bar Margherita
  • Ore 14.00 Lurago – Casa parrocchiale
  • Ore 13.40 Cascina – Piazzale della Chiesa
  • Ore 13.50 Limido – Piazzale della Chiesa

Iscrizioni

È possibile iscriversi presso le sagrestie, le segreterie parrocchiali o case parrocchiali fino ad esaurimento dei posti in pullman e comunque entro domenica 23 ottobre sera. Versare direttamente la quota di partecipazione: 20 euro (comprensivo del viaggio e dell’offerta al Santuario).

Pubblichiamo alcune immagini del pellegrinaggio.

La storia del Santuario

La storia di quel 26 maggio 1432. Il 26 maggio 1432 era un lunedì. Giannetta, più sconsolata del solito, era andata a falciare a Mazzolengo in un prato poco lontano dal centro del paese, un paio di chilometri a sud. Alle cinque della sera, improvvisamente, mentre tutta trafelata portava fra le braccia i fasci di erba per il bestiame, le apparve una donna bellissima. Era talmente bella che Giannetta esclamò: «Maria Vergine!». Era lei e le rispose: «Non temere, figlia, perché sono davvero io. Fermati e inginocchiati in preghiera».

Lì per lì Giannetta, poco più che 30enne figlia dell’operosità bergamasca, le disse che non aveva tempo, che doveva portare l’erba agli animali. Ma la donna bellissima le posò una mano sulla spalla e lei cadde in ginocchio. In un baleno, una sorgente di acqua mai esistita prima sgorgò vicino a Giannetta, esattamente dove la Vergine aveva lasciato l’impronta dei piedi. La fonte si rivelerà miracolosa e per questo meta incessante di pellegrini, soprattutto infermi e malati che cercavano sollievo. 426 anni prima di Lourdes.

Per la verità la zona dove la Vergine apparve era ricca di sorgive, tutte documentate, ma nel punto esatto dell’apparizione nessuno aveva mai trovato prima dell’acqua. Oggi quel sacro fonte, il luogo esatto dove Maria apparve a Giannetta, si trova sotto il Sacro Speco e ci si arriva da una porta laterale esterna del santuario. È un corridoio lungo una trentina di metri che culmina in una fontana dove attingere l’acqua che ancora oggi sgorga perpetua.

Il Messaggio di Maria. Piangendo, la Madonna affidò alla veggente un messaggio di consolazione per la angherie subite dal marito, ma soprattutto un appello alla pace e diede a Giannetta il compito di

convincere governanti e popolo che le guerra dovevano cessare, i Veneti dovevano far pace con i Milanesi e anche le divisioni nella Chiesa dovevano finire. All’epoca Caravaggio era territorio conteso tra Milano e Venezia. L’area era nota con il nome Gera d’Adda ed era un crocevia di saccheggi, lotte sanguinose, scorribande di compagnie di ventura. Entrare in possesso di queste terre significava controllare in campo militare ed economico le popolazioni delle pianure bergamasche e cremonesi. Da qui le lotte, gli assedi, le stragi. Solo sotto il dominio degli Sforza Caravaggio conobbe un periodo di relativa pace. Rimarrà Stato di Milano fino all’unità d’Italia, passando alla provincia di Bergamo nel 1861.

Così disse la Vergine a quella donna povera: «L’altissimo onnipotente mio Figlio intendeva annientare questa terra a causa dell’iniquità degli uomini, perché essi fanno ciò che è male ogni giorno di più, e cadono di peccato in peccato. Ma io per sette anni ho implorato dal mio Figlio misericordia per le loro colpe. Perciò voglio che tu dica a tutti e a ciascuno che digiunino a pane ed acqua ogni venerdì in onore del mio Figlio, e che, dopo il vespro, per devozione a me festeggino ogni sabato. Quella metà giornata devono dedicarla a me per riconoscenza per i molti e grandi favori ottenuti dal Figlio mio per la mia intercessione». Ligia al dovere Giannetta eseguì quanto la Madonna le chiese, implorando le autorità di avviare accordi di pace duraturi. Si dice, anche se non vi è documentazione al riguardo, che incontrò Marco Secco, signore di Caravaggio, Filippo Maria Visconti, duca di Milano, e fu infine condotta a Costantinopoli dall’imperatore Giovanni VIII di Bisanzio, presso cui auspicò un ricongiungimento della Chiesa greca con quella di Roma.