lunedì 20 Maggio 2024

7 aprile

I segni della Pasqua : appartenenza e gioia.

Il messaggio di don Claudio per la seconda domenica di Pasqua detta della Divina Misericordia.

Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. E anche quelli che sono morti in Cristo sarebbero perduti. Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini” (1 Cor 15,17-19).

Concordando con san Paolo, dobbiamo ammettere: che cosa sarebbe la nostra vita, i nostri legami e i nostri sacrifici… se in realtà fossimo soltanto polvere, affannata, che consuma una esistenza insensata e balorda, per finire poi nel niente?  La vita sarebbe una passione inutile, e la fede una gigantesca e puerile idiozia.

La Pasqua invece ci ha trasmesso certezza:  amici, che immensa fortuna è sapere che Cristo è risorto! E che immensa fortuna è appartenergli! Dio è venuto a noi in Gesù di Nazareth, così meravigliosamente che chi vive senza Lui non vive, e chi muore con Lui non muore.

Gli Apostoli hanno toccato con mano tutto questo! E ce lo hanno trasmesso attraverso l’esperienza viva della chiesa. Un forte appartenenza a Gesù che si vedeva nell’appartenenza alla chiesa e una grandissima Goia che vivevano anche nelle difficoltà.

E’ la sfida di oggi. Che nelle nostre parrocchie si possa fare la stessa esperienza di appartenenza e gioia! Che sono i segni che contraddistinguono la Pasqua di Cristo.

Abbiamo celebrato la Pasqua! Ora dobbiamo vivere la Pasqua! Appartenenza alla chiesa e gioia. Sono segni che ci contraddistinguono?

Una storiella ci è di provocazione a questo riguardo.

“Ma Gesù è morto o vivo?” chiese la piccola Lucia alla nonna.
A dire il vero, era un po’ che le frullava in testa questa domanda, il parroco era arrivato alla scuola materna e aveva spiegato a lungo che Gesù era stato crocifisso e sepolto.
La nonna capì molto bene la domanda della sua nipotina, andò ad aprire il Vangelo e le lesse alcuni fatti:

le donne erano andate al sepolcro il mattino dopo il sabato e avevano trovato il sepolcro vuoto!
In quel luogo stava un angelo ad annunciare che Gesù era vivo!
E’ risorto, è glorificato dal Padre che non l’ha lasciato nella tomba!

E Lucia era piena di gioia.

Qualche giorno dopo Pasqua, la nonna si recò con Lucia alla messa domenicale.
C’era in mezzo all’altare un prete e tra i banchi poca gente, un po’ triste e un po’ annoiata.
Anche le canzoni che una donna dal primo banco intonava erano basse, lente, cantate da pochi e senza convinzione.
Allora Lucia, dopo essersi guardata ben bene in giro, disse alla nonna:
“Ma loro lo sanno che Gesù è risorto?”